Descrizione Progetto

Gli scorpioni presenti in Italia sono molto piccoli e, fortunatamente, innocui per l’uomo. Appartengono perlopiù al genere Euscorpius.

Il genere Euscorpius è uno dei più sinantropici della famiglia degli Euscorpiidae. Le diverse specie di Euscorpius, pur considerando le dimensioni, la forma e i colori, sono difficili da identificare a vista perché assolutamente simili. La vera e propria chiave di riconoscimento delle diverse specie di Euscorpius, è localizzata nella faccia ventrale delle chele: qui ci sono strutture speciali, chiamate “tricobotri”. Sono rigonfiamenti chitinosi molto piccoli con al centro un “botrio” , cioè una struttura sensoriale tattile. Il numero e la disposizione dei tricobotri è tipica per ogni specie.

Dell’Euscorpius in Italia si riscontrano le seguenti specie: Euscorpius italicus, Euscorpius flavicaudis, Euscorpius alpha, Euscorpius gamma, Euscorpius germanicus, Euscorpius sicanus ed Euscorpius tergestinus.

Caratteristiche comuni delle specie di Euscorpius italiane:

  • le chele grandi, in rapporto alle dimensioni generali
  • la coda sottile

Gli scorpioni sono di indole solitaria. Si nutrono di zanzare, mosche e scarafaggi. Hanno abitudini notturne, sono carnivori e predatori come i ragni, catturano vari insetti e altre prede con le loro chele. Sono cacciatori che mangiano tutto ciò che le loro dimensioni permettono. Vivono benissimo con un pasto alla settimana e possono rimanere digiuni per mesi.

Lo scorpione teme fortemente l’uomo e lo punge in rari casi, solo se stuzzicato, afferrato con le mani o schiacciato a piedi nudi. Timidi e di abitudini rigorosamente notturne (evitano la luce e amano il caldo), di giorno stanno nascosti in anfratti, sotto le pietre. Di notte invece , sono animali molto attivi, che esplorano il territorio molto accuratamente e decisamente vivaci. Sono sensibilissimi all’umidità e in ambienti troppo secchi si disidratano rapidamente e muoiono; se fa freddo non soffrono, si limitano a rallentare il loro metabolismo.

A dispetto di quanto li si dipinga aggressivi, gli scorpioni non sono affatto desiderosi di pungere anzi, il fatto stesso di averli stanati, li terrorizza quasi fino a paralizzarli in una posizione contratta di difesa, con zampe raccolte contro il corpo e “coda” piegata minacciosamente sulla schiena. La fuga, infatti, è l’arma difensiva più usata dagli scorpioni italici.

In genere la puntura della coda dove inietta il veleno è usata principalmente a scopo di difesa, raramente per offesa, solo in casi particolari quando deve immobilizzare prede di grandi dimensioni o pericolose; infatti, per cacciare, in genere usa le sue potenti chele. Sembra che possano addirittura spruzzare lontano il veleno in situazioni di grande pericolo.
E’ facile identificare l’Euscorpius per il suo caratteristico colore nero o bruno molto scuro. Raramente si possono osservare degli Euscorpius di colore chiaro: di solito si tratta di esemplari in giovane età.

Come aracnidi, gli scorpioni hanno vicino alla bocca degli organi chiamati cheliceri, piccoli, seguito da due pedipalpi molto sviluppati, e quattro paia di zampe che terminano ognuna con due paia di unghie. I pedipalpi, a forma di tenaglia, sono usati principalmente per catturare le prede e per la difesa, ma sono anche ricoperti di diversi tipi di peli sensoriali. Il corpo è diviso in due zone principali, il cefalotorace o prosoma e l’addome o opistosoma.

Il cefalotoraceè coperto sopra da uno scudo unico, il carapace (o guscio della testa). Hanno sei occhi, due mediani grossi sopra la testa e quattro piccoli laterali nelle zone periferiche della testa.

L’addome consiste di 12 segmenti distinti, 7 costituiscono il mesosoma o preaddome mentre gli ultimi cinque formano ciò che viene comunemente chiamata “coda” o metasoma o postaddome. Al termine dell’addome c’è il telson (o pigidio), che ospita una struttura a forma di bulbo che contiene le ghiandole velenifere e un aculeo incurvato per iniettare il veleno.

Nel lato inferiore, lo scorpione ha un paio di organi sensoriali unici chiamati pettini; nel maschio sono solitamente più grandi e hanno più “denti” e si suppone rilevino la conformazione del terreno su cui camminano e fungano da chemocettori per individuare feromoni della propria specie di scorpione.

Sono ovivipari. Le gestazione va dai 7 ai 13 mesi (dipende da quando è avvenuto l’accoppiamento); partoriscono da 5 a 30 piccoli alla volta, completamente formati , lunghi pochi mm, bianchi e mollicci. Questi vengono trasportati sul dorso della madre nel corso delle prime due mute. Dopo la prima muta, i giovani iniziano progressivamente ad allontanarsi sempre di più, fino alla completa indipendenza acquisita dopo la seconda muta. Protetti ferocemente dalla stessa, imparando a scendere ed esplorare il territorio sotto.

Euscorpius italicus

E’ la specie più grande presente in Italia (può raggiungere la lunghezza di 5-6 centimetri). Si presenta di solito di colore nero, ma può variare fino al bruno, con il telson e le zampe che possono tendere al rossiccio. Non è raro che venga trovato in case, legnaie, o cantine. Gli adulti di grandi dimensioni sono abbastanza identificabili. La coda sottile (tipica delle specie, poco o niente velenosa) è tipica di tutto il genere Euscorpius. Solo la disposizione dei tricobotri, può permettere di distinguerlo dalle altre specie dello stesso genere. E’ una specie molto diffusa in Europa. Oltre all’Italia, è presente nel Nord Europa, nei Balcani, Russia, Turchia, Grecia, Nord Africa. L’habitat naturale degli scorpioni italiani sono le zone umide, specialmente zone di montagna dove l’umidità è alta, sia per la presenza di corsi d’acqua o di falde acquifere; si possono trovare facilmente sotto i sassi. Le fessure delle rocce ed i vecchi muri sono per loro ottimi rifugi. Possono però arrivare in casa specialmente nelle abitazioni di campagna, ove ci sia umidità e calore; quindi ambienti ideali le docce ed i bagni.

Cosa fare in caso di puntura:

  • immobilizzare la zona colpita,
  • spremere la pelle per estrarre il veleno,
  • applicare del ghiaccio (coperto da un telo per evitare danni da freddo alla cute) per attenuare il dolore.

Sarebbe consigliabile altresì contattare il centro antiveleni più vicino e identificare, se possibile, lo scorpione. Se le manifestazioni sono più gravi ma comunque limitate alla zona di puntura (dolore particolarmente intenso, gonfiore significativo) possono essere consigliati farmaci antidolorifici e antiedematosi. Se invece le manifestazioni assumono carattere generale, potenzialmente pericolose per la vita, è necessaria l’ospedalizzazione. Maggior riguardo ovviamente si deve usare nel caso in cui siano i bambini ad essere punti.

Euscorpius flavicaudis

E’ una specie diffusa nell’Europa occidentale: Spagna, Francia, Inghilterra ed Italia. In Italia, sembra diffuso soprattutto nel settore occidentale e tirrenico. Specie di grandi dimensioni (dai 35 ai 45 mm, ma sono noti esemplari più grandi), presenta un colore scuro, bruno fino al nero, con spesso il telson e le zampe più chiare, tendenti al giallo-rossastro. Ama i luoghi umidi ed è amante dei prati molto più della specie italicus. Non disdegna però vivere nei ruderi, sotto pietre e manufatti umani, ma questo avviene normalmente più a nord dell’Italia (Inghilterra ad esempio). Per distinguerlo con certezza dalla specie italicus è necessario osservare la disposizione ed il numero dei tricobotri. Come dato accessorio, è una specie in grado di digiunare lungamente e capace di cannibalismo sia verso la propria specie sia di altre specie.

Euscorpius alpha

E’ una specie riconosciuta ufficialmente solo dal 2000. Prima era considerata sottospecie dell’E. germanus.  E’ un piccolo scorpione (normalmente le dimensioni sono inferiori ai 3 cm) che vive nella regione alpina italiana e svizzera, è nero , con zampe e telson neri. Ama quindi la montagna, le zone umide, sotto le pietre ed è discretamente sinantropo.

Euscorpius gamma

Anche questa specie è di recente riconoscimento, E’ diffuso ad oriente (Friuli, Slovenia, area balcanica, Austria), e molto simile anche alla specie germanus. Specie piccola (dimensioni inferiori ai 3 cm), scura (nera, ma è possibile esistano sfumature rossastre o brune), vive in altura, in ambienti umidi, sotto le pietre, o in crepacci. Poco sinantropo

Euscorpius germanus

E’ una delle specie meno sinantrope in assoluto e vive in altitudine (fino a 2000 metri), in zone molto umide. E’ la specie più piccola: in media è compreso fra i 18 e 30 mm. Il colore è nero normalmente, con possibili sfumature brune. Si trova in Austria, Balcani, Svizzera, alpi italiane.

Euscorpius sicanus

Scorpione di dimensioni medie (30-40mm) è la specie più frequente nel sud Italia e nel centro-sud adriatico. E’ una specie molto sinantropa e spesso vive in città.

Euscorpius tergestinus

Di recente riconoscimento, è però quella che presenta la maggiore variabilità di dimensioni e colori. Anche questa specie apparteneva alla specie “carpathicus”. Le dimensioni sono medie (30-40mm). E’ prevalente al nordest, nelle zone adriatiche e sembra assente dall’Italia meridionale.  E’ abbastanza sinantropo e talvolta di colore molto chiaro.

Buthus occitanus

Da qualche anno è stata introdotta involontariamente in Italia un’altra specie di scorpione, il Buthus occitanus, riconoscibile per il colore giallo e le chele sottili, non ingrossate. E’dotato di un veleno più potente e quindi relativamente pericoloso. E’ spagnolo ma si trova anche nel Nizzardo (costa azzurra) ed è probabile che esista anche sulla frontiera italo francese. Tuttavia la pericolosità degli esemplari europei non è certamente pari agli esemplari del nord Africa.